
Truffa finta donazione: ecco come funziona
Cari lettori di Tecnogalaxy, oggi parleremo della finta donazione in denaro, ovviamente trattasi di una truffa. Troviamo chi ci vorrebbe donare 200mila euro, chi 500mila euro e addirittura un milione e mezzo di euro.
Di solito la presentazione è sotto forma di una anziana donna benefattrice, oppure come gestore di un fondo sociale internazionale o come notaio alla ricerca di un erede.
La cosa particolare di tutte queste truffe è che tutti sembrano essere cittadini francesi con un modo di esprimersi in un italiano …..Lasciamo perdere “zoppicante”.
L’obiettivo di queste truffe è sempre lo stesso, quello di cercare di spillare soldi alle persone ingenue….simile alla famosa truffa on-line del bonifico dalla Costa d’Avorio.
Tutta la truffa si svolge via mail, ne ho ricevute anche ben due, ovviamente una diversa dall’altra. Quando ho ricevuto la seconda invece di eliminarla ho deciso di rispondere stando al gioco per vedere fino a quale punto il nostro interlocutore si sarebbe spinto.
Il funzionamento della truffa
Riceviamo una e-mail con molti destinatari, tra questi anche il mio indirizzo e-mail, il testo a grandi linee recita così:
Sono “madame Monique”, avevo una società di trasformazione mineraria in America Latina, sono davvero malata e quindi l’ho venduta a una società straniera specializzata nel settore che era il mio concorrente. Vorrei quindi donare il resto del mio capitale pari a 4.500.000 euro. Una parte andrà alla fondazione a cui appartengo, un’altra parte a una casa di aiuto e il resto 1.500.000 euro che ho deciso di dare a qualsiasi persona sconosciuta interessata dopo il consiglio di un uomo di Dio sotto rivelazione. Spero che tu abbia tutte le qualità necessarie per gestire questi fondi per ottenere buoni risultati. Questa è una donazione che ti sto dando per il semplice scopo di aiutarti nelle tue attività. Non ti chiederò nulla in cambio perché questa donazione passerà attraverso il processo legale e lo vedrai chiaramente…Ti prego di rispondere se desideri ricevere questa donazione e metterla a frutto.
Rispondo alla e-mail dicendo di essere molto interessato a ricevere questa donazione, dopo un giorno ecco una nuova mail che in sintesi dice:
Chiedo scusa per il ritardo, ero in cura da qui il mio silenzio, la gioia di scriverti è immensa perché il mio desiderio è riuscire a fare del bene tanto bene intorno a me prima di scomparire perché il mio stato di salute peggiora di giorno in giorno, immagino che ti starai ponendo questa domanda “ Perché io? ”allora questo è vero?”. Confermo che questo è vero.
Poi la e-mail continua con:
Se ho scelto te, è per una buona ragione: ho chiesto consiglio al parroco della mia parrocchia su come distribuire i miei beni visto che non ho figli. Gli ho fatto sapere che volevo fare donazioni di ogni tipo per rendere felici le persone…. e lui mi ha consigliato di scegliere appositamente una persona che non conosco per renderlo felice…. Ho sentito subito una pioggia di onde positive invadermi non appena ho preso contatto con te. Voglio davvero che tu accetti di ereditare questo denaro, ma questa potrebbe essere la mia ultima email per te. La verità è che devo sottopormi all’operazione tra poche ore. Ti chiedo di pregare per me. Puoi contattare il mio account manager per aiutarti a recuperare i 1.500.000 euro, gli ho già detto di te. La sua email è “nome truffarore@outlook.fr”
Dopo qualche giorno entra in gioco un altro attore di nome René M, il gestore del portafoglio della benefattrice, il quale ci spiega nel dettaglio che la relativa donazione dovrà necessariamente rispettare le leggi in vigore nella Repubblica Francese, andrà registrata alla Direzione delle Informazioni Legali e Amministrative in modo da ottenere un atto ufficiale che potrà far partire la procedura di trasferimento di fondi.
Ovviamente secondo monsieur René, per registrare l’atto e far partira la procedura di donazione, servono i nostri dati anagrafici…inoltre ci mette fretta perchè madame è grave.
Gli rispondo subito dicendo: mi chiamo Mario Rossi, imprenditore e sono residente in via della truffa 18 Milano, nato il 12 gennaio 1971, e volutamente non fornisco alcun documento.
Attendo con ansia e dopo circa un giorno arriva la risposta.
Caro Mario Rossi, ho ricevuto le tue informazioni e mi recherò al più presto presso l’Ufficio Informazioni Legali e Amministrative in modo da inoltrare l’atto di richiesta di donazione.
Domani sarà pronto e registrato l’atto, ti spedirò il documento in attesa della tua firma così diventerai il legittimo proprietario dei 1.500.000 euro.
Poi entra in gioco il social engineering che fa leva sulla bontà dell’operazione, con lo scopo di convincere la vittima, arriva un’altra email con il seguente contenuto:
Caro Mario Rossi, posso rassicurarti ancora una volta che non c’è inganno in questo caso perché sono un funzionario di banca e sono una persona onesta e il mio lavoro sarà solo quello di farti avere il denaro in modo da far rispettare il volere di madame Monique, è in coma e i medici prevedono il peggio, dobbiamo pregare molto per lei perché lei è una persona molto sensibile e generosa che ha passato i suoi ultimi mesi facendo molto del bene a diverse persone.
Ricezione del falso documento di donazione
Riceviamo un’altra e-mail contenete quanto segue:
Signor.re Mario Rossi, in allegato ecco il vostro atto di donazione, dovrai leggerlo e firmarlo in fondo al tuo nome e rispedirmelo subito via e-mail.
Quando riceveremo il documento firmato sarà nostra cura legalizzarlo in modo che i tribunali ti riconosceranno come il legittimo proprietario dei 1.500.000 euro…….sbrigati però perché lo stato di salute attuale della signora Monique è molto grave.
Il documento presente nella e-mail ricevuta e scritto in perfetto francese con tanto di logo e firma di monsieur “le directeur general” della “Direction de l’information Légale et Administrative“, ovviamente logo, timbro e firma di monsieur sono palesemente un falso, i loghi, il timbro sono catturati nel web.
Fino a qui possiamo dire tutto a posto….C’è però un piccolo particolare da considerare, (qui scatta la vera truffa), un comma dell’atto dice però che per la legalizzazione dello stesso occorre pagare una tassa di 260 euro. Hahahahhaha ok, adesso capiamo dove vogliono andare a parare…..rispondo ovviamente a René M., ricordate il funzionario di banca onesto. Gli invio il documento firmato e gli chiedo l’iban del Ministero per effettuare il bonifico.
Passa qualche ora e per magia ricevo un’altra e-mail con la risposta:
Caro Mario Rossi non puoi pagare direttamente le tasse al ministero, questa prassi non è possibile dei fare il deposito sulle coordinate bancarie del mio assistente, lui è pagato per gestire tutte le procedure e lui si occuperà di recarsi al ministero per la legalizzazione del documento…stai tranquillo. SI SI
Ecco l’iban e i dati del mio assistente…”
Come avrete capito la truffa è proprio quella di spillare 260 euro alle povere vittime, vi chiederete…ma tutto questo per soli 260 euro? Si….. vedete la truffa lanciata su migliaia di persone, stando a delle statistiche la percentuale di gente che abbocca è alta, se moltiplicare 260 euro per qualche migliaia ….tirate voi le conclusioni.
Ci sono in rete truffe per cifre più basse e ovviamente all’apparenza più veritiere,
Come ripetuto più volte in rete diffidate sempre, se ricevete una e-mail scritta in un italiano …….c’è sotto qualcosa, prima di scaricare allegati o cliccare su link dove la provenienza non è certa al 100% fate le verifiche del caso.
Ti aspetto sul mio canale Youtube dove potrai trovare diversa documentazione
https://www.youtube.com/channel/UCiaypVH2IpMKxhuU5VI4nlQ
Come sempre fatene buon uso facendo dei test su vostri device / computer , farli su device/computer non vostri è illegale.
Al prossimo articolo 😊
N.B.: Non mi assumo nessuna responsabilità dell’uso che farete della guida, in quanto stilata per uso didattico e formativo.
Giorgio Perego
IT Manager
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