
Le più grandi truffe online ad oggi
Cari lettori di Tecnogalaxy, oggi riprenderemo l’argomento truffe online, abbiamo parlato di truffe in qualche articolo precedente. In generale, le truffe online approfittano della paura e dell’avidità degli utenti di Internet.
Alcune di queste truffe su Internet come il phishing e la temuta email (principe nigeriano) esistono da molti anni. Stanno diventando però sempre più sofisticate, andiamo a vedere nel dettaglio le più grandi truffe presenti ad oggi su internet.
Le più grandi truffe online
Internet continua ad espandersi toccando ogni aspetto della società, in parallelo le truffe stanno diventando più sofisticate, dai falsi venditori di biglietti alle truffe di phishing.
Tutte le truffe online hanno in comune la tecnica di approfittare dell’ingenuità e dell’ignoranza del loro pubblico.
Le truffe più elaborate presenti attualmente nel world wide web, vanno dalla pagina di YouTube alla tua casella di posta.
Come già spiegato una delle truffe online più diffuse è il phishing, questa tecnica quando ha successo, induce l’utente a consegnare su un piatto le proprie password al truffatore, (senza che se ne renda conto). La consegna spesso avviene attraverso email dall’aspetto professionale che fingono di provenire da aziende reali.
Stando ad una statistica fatta dal gruppo di lavoro anti-phishing, mensilmente ci sono circa 100.000 tentativi di phishing.
Frode nigeriana
Adesso vediamo la truffa del principe nigeriano, uno dei tranelli più vecchi presenti su internet.
Negli anni ’90 venne alla ribalta questa truffa, battezzata dall’FBI come Frode nigeriana o 419.
La tecnica utilizzata è molto semplice, ricevi un’email dove all’interno del messaggio un principe nigeriano, un investitore o un funzionario governativo ti offre l’opportunità di fare guadagni finanziari molto alti.
Vi chiederete a questo punto dov’è la trappola, semplice! Vi chiederanno di pagare una piccola parte dell’importo prima, o consegnare le vostre informazioni bancarie o altre informazioni identificative, in modo che il trasferimento del denaro possa essere effettuato.
Ovviamente come possiamo dedurre, il malcapitato perderà il denaro anticipato e non riceverà neanche una monetina in cambio.
Secondo una statistica del 2018, questa frode è cresciuta talmente tanto che il ricavato da parte dei malintenzionati si aggira attorno al milione di dollari.
Secondo James Bettke, ricercatore presso la società Secureworks, dal punto di vista tecnico non sono molto sofisticati, non sanno programmare, non usano molta automazione. I loro punti di forza sono l’ingegneria social e la creazione di truffe veloci e semplici. La tecnica è quella di passare mesi a setacciare le caselle di posta, tecnica silenziosa e metodica.
Truffa dei biglietti falsi
L’altra truffa molto popolare è quella sull’acquisto di biglietti falsi di sport e musica, dove il consumatore è indotto a comprare biglietti falsi per eventi sportivi ecc.
I malintenzionati di solito puntano a eventi di alto profilo, i cui biglietti probabilmente vanno esauriti, così da poter trarre vantaggi in base all’aumento della domanda.
Nella maggior parte delle truffe, i biglietti che gli hacker inviano ai malcapitati, contengono codici a barre contraffatti o semplicemente sono copie duplicate di biglietti reali.
Altre volte, i consumatori non riceveranno alcun biglietto dopo aver pagato.
Un’altra truffa di moda, è quella in cui il malcapitato entra in contatto via messaggio con imitatori di celebrità e influencer.
A gennaio, la star di YouTube Philip DeFranco ha dovuto avvisare i suoi oltre 6 milioni di abbonati di una di queste truffe.
Il finto DeFranco si è infilato nei messaggi di YouTube, promettendo agli utenti dei regali se avessero cliccato su un collegamento ipertestuale. Ovviamente lo scopo del truffatore era quello del furto di identità per guadagni finanziari attraverso il classico sistema di phishing online.
Più di 150 utenti di YouTube nella pagina della community hanno dichiarato di essere caduti nella trappola.
Attacco Ransomware
Questo screenshot mostra una richiesta di ransomware WannaCry, fornita dalla società di sicurezza informatica Symantec.
In un attacco ransomware, i malintenzionati installano i malware su un computer che limita l’accesso di una vittima ai loro file.
Il pagamento di un riscatto, (sotto forma di bitcoin), è richiesto per annullarlo.
Secondo un rapporto Wired, nel 2018 il governo di Atlanta è stato colpito da un attacco di ransomware che è costato alla città più di $2,6 milioni.
I malintenzionati si sono impegnati deliberatamente in un’estrema forma di ricatto digitale del 21° secolo, facendo attacchi estorcendo denaro alle vittime vulnerabili come ospedali e scuole. Questi attacchi erano rivolti a vittime che sapevano sarebbero state disposte e in grado di pagare, ha detto Brian Benczkowski, il capo della divisione criminale.
Le frodi ransomware minano il senso di sicurezza e della privacy della vittima, rivendicando via email di aver hackerato una webcam mentre la vittima guardava un film porno.
I malintenzionati puntato tutto sulla manipolazione pura, in realtà i truffatori non hanno documenti o filmati, non hanno neanche mai violato le tue informazioni.
La password che si sono vantati di avere era presente sui database disponibili pubblicamente, che contengono le password e email trapelate, perciò non c’è bisogno di coprire la fotocamera del portatile con un cerotto!
Ci sono poi le truffe che sfruttano la generosità delle persone.
Truffe online su notizie fake
Nel 2017 ci fu una truffa dove veniva raccontata una storia su una coppia che ha raccolto $400.000 per un veterano senzatetto il quale gli aveva prestato i suoi ultimi $20.
I pubblici ministeri hanno scoperto che il trio ha inventato l’intera storia, e sono stati accusati dai federali, inoltre GoFundMe ha dovuto rimborsare le donazioni di tutti i 14.000 donatori.
Le notizie-bufala possono alimentare ovviamente il problema, mediante la manipolazione online i truffatori possono spingersi molto oltre.
Secondo Buzzfeed, la diffusione di notizie false online è una delle tattiche “pump” più usata dai truffatori per derubare i malcapitati nella foresta non regolamentata in toto della criptovaluta.
Esistono molti gruppi che si sono concentrati sulla disinformazione, ha detto Laz Alberto, un investitore di criptovalute ed editore della newsletter Blockchain Report.
Tutto questo ovviamente è illegale, ma non essendoci alcuna regolamentazione hanno potuto farlo indisturbati.
Visto che adesso sappiamo un po’ di più sulle truffe online, come sempre fate attenzione alle varie notizie, mail che ricevete ecc.
Come sempre fatene buon uso facendo dei test su vostri device / computer, farli su device/computer non vostri è illegale.
Al prossimo articolo!
N.B.: Non mi assumo nessuna responsabilità dell’uso che farete della guida, in quanto stilata per uso didattico e formativo.
Giorgio Perego
IT Manager
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