Buongiorno cari lettori di Tecnogalaxy, oggi vi andremo a parlare dei vari modi per capire se un NFT viene venduto al prezzo corretto.

Se diamo un’occhiata al grafico dei prezzi di Bitcoin, è abbastanza facile immaginare il numero sempre crescente di investitori che, dal primo picco della criptovaluta nel giugno 2016, si sono ritrovati a passare una o più notti a fissare quelle linee verde e rossa, studiando picchi e cali, cercando disperatamente un modello che li aiutasse a prevedere il valore futuro della valuta.

Nel marzo 2021, in seguito alla notizia mondiale che la NFT associava all’opera d’arte dell’artista statunitense “Beeple Everydays: the First 5000 Days”  era stata appena venduta da Christie’s per quasi 40.000 Ether, corrispondenti a 69,3 milioni di dollari al momento della vendita, i ricercatori di l’Alan Turing Institute ha deciso di allestire un sistema di raccolta e analisi dei dati che racconterebbe la storia del mercato NFT da giugno 2017 ad aprile 2021, coprendo un totale di 6,1 milioni di transazioni. L’articolo recentemente pubblicato Mapping the NFT Revolution: trend di mercato, reti commerciali e caratteristiche visive  tenta di identificare quali fattori determinano il prezzo di vendita di un NFT.

In un solo anno, il mercato dei token non fungibili (NFT) è cresciuto da circa $ 340 milioni a $ 14 miliardi, e mentre alcune persone si stanno ancora chiedendo se investire in un .jpg e altri stanno protestando contro l’impatto ambientale della prova.

Previsione dei prezzi NFT da oggi al 2030: qual è il loro valore reale?

Abbiamo a che fare con una tecnologia complessa nei suoi primi anni di utilizzo. Possiamo immaginarla, spiegano i ricercatori, come una torre Lego con volte e architravi che le più diverse forme di mercato stanno cercando di montare in cima ai loro castelli, o ai loro galeoni, o alle loro astronavi Lego. Infrastrutture che si contrappongono ad altre infrastrutture, per poi subire violenti processi di adattamento, tra crolli, guasti e morti sul lavoro.

Il mercato dell’arte è un aspetto del tutto secondario del fenomeno NFT

In questo scenario, l’industria dell’arte ha forse maggiori difficoltà ad adattarsi. I tentativi di ludicizzare le opere o creare comunità attorno alle collezioni sembrano più forzati che mai. E se guardiamo alle storie di successo del periodo della cosiddetta “NFT Craze” tra febbraio e giugno 2021, le maggiori vendite sono state rese possibili da fattori unici e difficili da ripetere: “il primo NFT venduto da un’asta tradizionale house”, ovvero Beeple, “il primo Tweet”, ovvero Jack Dorsey, “il primo meme NFT” ovvero Nyan Cat, ovvero “il meme più famoso di sempre” nonché la figura più iconica del mondo crypto, ovvero Doge, o infatti una delle poche collezioni di arte digitale visivamente e tecnicamente coerenti: Art Blocks.

Chi garantisce che tanti NFT acquistati in questo periodo di follia verranno rivenduti una seconda o terza volta, tra uno, tre, dieci anni? Finora i dati non sembrano buoni: su 6,1 milioni di transazioni, solo il 20% degli NFT è stato rivenduto una seconda volta, come notano Martino e Baronchelli.

E così, arriviamo alla fine di questo ennesimo tentativo di gamification, e quindi al quarto e ultimo “segreto”: è impossibile immaginare quale sarà il valore degli attuali NFT tra un anno, figuriamoci tra dieci anni , vista la velocità e l’enorme quantità di opere, token, piattaforme e metaversi che sono attualmente sul tavolo.

Ricordi la bolla delle dot-com alla fine degli anni ’90? Questo è un fenomeno di uguali dimensioni e maggiore complessità, spiegano i ricercatori. Possiamo presumere che, come con le dot-com, quando proliferano centinaia o migliaia di proposte economiche, solo pochi giganti sopravviveranno, schiacciando e assorbendo i loro concorrenti. Nella transizione tra Web 2.0 e Web 3.0, come suggerisce Baronchelli, è possibile che l’attuale sistema economico, in cui l’utente partecipa godendo di contenuti gratuiti e donando i propri dati a una piattaforma centralizzata che raccoglie enormi profitti, venga sostituito da un modello dove il concetto di proprietà viene ridistribuito tra gli utenti.

Leggi anche:

Ti è stato di aiuto questo articolo? Aiuta questo sito a mantenere le varie spese con una donazione a piacere cliccando su questo link. Grazie!

Seguici anche su Telegram cliccando su questo link per rimanere sempre aggiornato sugli ultimi articoli e le novità riguardanti il sito.

Se vuoi fare domande o parlare di tecnologia puoi entrare nel nostro gruppo Telegram cliccando su questo link.

© Tecnogalaxy.it - Vietato riprodurre il contenuto di questo articolo.