Sei un giovane professionista e vuoi risparmiare sulla gestione fiscale della tua attività? Un commerciante o un artigiano che ondeggia, non seguito a dovere da efficienti fiscalisti?

Sia che tu abbia una attività già avviata o tu stia pensando di aprire una nuova, in questo articolo andremo a scoprire come risparmiare dal 30 fino al 100% sui costi che gravano su idee vincenti e lavoro.

Devo aprire una partita iva?

Contrariamente a quanto si pensi, non c’è un limite di guadagni oltre i quali è obbligatorio aprire la Partita IVA: se guadagni più di 5.000€ all’anno con la prestazione occasionale, hai solo l’obbligo di iscriverti alla gestione separata INPS per versare i contributi previdenziali.

Qualcosa di simile se la tua attività si può configurare come l’istituzione di una associazione, un ente senza fini di lucro o una piccola attività di compravendita o passione personale da far rimanere nel campo degli hobbies.

Il momento giusto di aprire la Partita IVA è quando l’attività che svolgi o che vorresti svolgere diventa:

  1. Professionale: l’attività che svolgi rappresenta il tuo lavoro
  2. Continuativa: svolgi l’attività con costanza e organizzazione, non sporadica una volta ogni tanto

Se la tua attività non ha questi due requisiti, potresti svolgerla come prestazione occasionale.

Limitazioni

I primi 5.000€ incassati durante l’anno sono esenti dal versamento dei contributi, che verranno pagati solo su eventuali quote eccedente. 

E se sono già un dipendente?

In caso di prestazione occasionale che va oltre i 5.000€ devi pagare per la gestione separata INPS anche se sei dipendente.
L’unico caso in cui essere dipendente ti permette di non pagare i contributi (facendone richiesta) è se hai Partita iva come artigiano o commerciante e sei dipendente full time.

Sull’importo della prestazione occasionale va applicata una ritenuta d’acconto del 20%. Nella ricevuta di prestazione occasionale dovrai indicare il tuo compenso e sottrarre il 20% come ritenuta d’acconto in modo che il tuo committente possa versarla al posto tuo come anticipo sulle tasse che dovrai pagare.

Non puoi svolgere prestazioni occasionali per attività come:
1) L’e-commerce e il dropshipping in cui i prodotti sono sempre disponibili e si configurano come attività continuative
2) Mestieri per i quali è necessaria l’iscrizione ad un albo professionale come gli psicologi o gli avvocati

Quale azienda conviene avere?

La prima scelta sarà fatta sul codice ATECO : è una fase importante per l’apertura della Partita IVA, in quanto il codice è usato per classificare, ai fini statistici e fiscali, le attività da svolgere.

Appena capito se aprire una Partita iva è una azione corretta ed individuato il settore giusto, serve adesso capire il Regime fiscale, tra:

  • Forfettario: pagherai le tasse con una percentuale del 15% o del 5% per i primi 5 anni se avvii una nuova attività sul tuo reddito netto, che si calcola moltiplicando i tuoi guadagni per il coefficiente di redditività, cioè una percentuale diversa in base all’attività che svolgi che identifica su quale parte del tuo incassato pagherai le tasse. Ad esempio, se incassi 35.000€, paghi le tasse solo su 27.300€ (35.000€ x 78%)
  • Ordinario: pagherai l’IRPEF in percentuale dal 23% al 43% sui tuoi guadagni al netto delle spese

Attività prevalente, a seconda che sia di TIPO:

  • intellettuale: devi aprire Partita IVA come libero professionista, come un copywriter o un avvocato
  • artigianale o commerciale: devi aprire una ditta individuale, come un parrucchiere o un idraulico, in molti casi potrai scegliere soluzioni agevolate (forfettario, under 21) .. in altri prevedere se sia utile una: SNC società in nome collettivo, una SAS società in accomandita semplice, SRL società a responsabilità limitata oppure se non avere nessuna di queste,…ma come saperlo al meglio?

Un commercialista è la persona giusta per capire se ti conviene continuare a lavorare in prestazione occasionale oppure se aprire la Partita IVA

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Cosa devo fare?

Per aprire Partita IVA come libero professionista devi compilare il modello AA9/12, modulo per aprire, modificare o cessare la tua Partita IVA e:

  • inviarlo direttamente online sul sito dell’agenzia delle entrate
  • consegnarlo a mano allo sportello dell’agenzia della tua zona

Per aprire una ditta individuale devi:

  • inviare la ComUnica, pratica che ti consente di iscriverti contemporaneamente a:
    • registro delle imprese
    • gestione artigiani o commercianti INPS
    • INAIL, se la tua attività lo richiede
    • iscriverti al REA, se apri un negozio o un e-commerce
  • inviare la SCIA, da presentare presso lo sportello SUAP del comune in cui è indicata la sede dell’attività
  • ottenere un indirizzo PEC o la firma digitale
Come risparmiare sulla partita iva nel 2023

Aprendo un’attività hai l’obbligo di iscriverti ad una gestione previdenziale per versare i contributi:

  • se sei un professionista iscritto ad un ordine o albo professionale: devi iscriverti alla tua cassa di categoria e versare i contributi secondo le sue regole che puoi trovare sul sito web dedicato. Alcune case di categoria sono la cassa forense per gli avvocati, ENPAM per i medici
  • se sei un professionista senza albo o se il tuo albo non ha previsto una cassa dedicata, devi iscriverti alla gestione separata INPS e versare i contributi in proporzione ai tuoi incassi con una percentuale che per il 2023 è del 26,23%

A seconda della gestione di riferimento, puoi effettuare l’iscrizione direttamente dal sito web della tua cassa professionale o da quello dell’INPS.

I Costi

Se vuoi svolgere un’attività commerciale, imprenditoriale o artigianale devi aprire come ditta individuale. Rientri in questa categoria se hai un negozio o un e-commerce, se lavori come parrucchiere, idraulico calzolaio, se hai un bar o un ristorante e anche se svolgi attività come influencer o adv specialist.

Per aprire devi inviare telematicamente la pratica ComUnica che ti permette in un’unica soluzione di:

  • aprire la Partita IVA
  • iscriverti al registro delle imprese
  • aprire la tua posizione INPS per pagare i contributi
  • aprire la tua posizione INAIL, se apri un’attività artigianale

Il costo della pratica è legato all’iscrizione obbligatoria al registro delle imprese presso la camera di commercio che si compone di:

  • imposta di bollo: 17.50€
  • diritti di segreteria: 18€
  • diritto camerale: da 44€ a 100€ che dovrai pagare ogni anno per mantenere attiva la tua iscrizione. Il costo varia a seconda della tua tipologia di attività
Come risparmiare sulla partita iva nel 2023

Agevolazioni

Tra le agevolazioni dedicate a chi vuole aprire una Partita IVA, impossibile non fare riferimento all’aliquota start-up (per nuove P.IVA senza averne avute nei 3 anni precedenti), che si somma ai numerosi vantaggi di cui godono i contribuenti assoggettati al regime forfettario: in parole semplici, si tratta di uno sconto sulle tasse, dal 15% fino al 5% del reddito imponibile, per 5 anni.

Quindi, se decidi di aprire una Partita IVA nel corso del 2023 – e, parallelamente a quelli per il regime forfettario, c’è quello per le start up dove paghi un’unica imposta pari al 5% fino al 2027. Non male, vero?

A livello contributivo, poi, alcune Casse applicano sia aliquote che costi fissi minimali ridotti ai nuovi iscritti, ai giovani ed ai lavoratori che producono annualmente un reddito contenuto. Per artigiani e commercianti è prevista la riduzione dei versamenti minimi obbligatori per i coadiuvanti e i coadiutori con età inferiore a 21 anni.

Come risparmiare sulla partita iva nel 2023

Tasse annuali

In regime Forfettario: Paghi il 15% o, se avvii una nuova attività, il 5% per i primi 5 anni sul tuo reddito netto, che si calcola moltiplicando i tuoi guadagni per il coefficiente di redditività, cioè una percentuale diversa in base alla tua attività che identifica su quale parte del tuo incassato pagherai le tasse. 

Ad esempio, se sei un copywriter il coefficiente è del 78% e dunque su un incassato di 30.000€ pagherai le tasse su 23.400€.

Oltre alle tasse devi pagare i contributi, che variano in base all’attività che svolgi:

  • libero professionista con cassa previdenziale: l’importo dei contributi che dovrai versare viene stabilito dalla tua cassa di riferimento
  • lavoratore autonomo senza cassa previdenziale: devi iscriverti alla gestione separata INPS, che prevede una percentuale pari al 26,23% per il 2023
  • artigiano o commerciante, in questo caso devi pagare due tipi di contributi:
    • fissi: da versare indipendentemente da quanto guadagni e corrispondono a circa 4.200€ fino ai 17.504€ di incassi
    • variabili: calcolati applicando la percentuale del 24% circa sull’incassato che supera i 17.504€

Il costo del commercialista varia per tipologia:

  • tradizionale: tra i 700€ ai 1.000€ annui
  • online: circa 480€ annui

Conclusioni

Aprire una Partita IVA, se si è inquadrati come liberi professionisti o come ditte individuali, ha una ricaduta anche sui costi: pari a zero nel primo caso, variabili nel caso di società.

Se è pur vero che una SRL copre da molti rischi e responsabilità, non sempre è la scelta migliore per chi è alle prime armi o ha budget ridotti.

Nell’affidarsi ad uno studio fiscale di zona, il rischio è di dover pagare tariffe elevate per una semplice pratica sul web, il consiglio è affidarsi a professionisti on line raggiungibili per mail e telefono.

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