Buongiorno cari lettori di Tecnogalaxy, oggi parleremo della causa che sta affrontando Apple per la violazione di un brevetto.

Negli ultimi giorni è iniziata una causa contro Apple. Si dice che alcuni degli ultimi progetti dell’azienda di Cupertino: AirPods, AirPods due, la variante Pro e addirittura Powerbeats Pro, violano i brevetti che coprono gli attacchi magnetici delle cuffiette.

Apple e il brevetto violato ai danni di Gwee

La causa è stata presentata alla Corte distrettuale degli Stati Uniti. La denuncia è pervenuta da parte di GUI Global Products, Ltd, che opera con il nome commerciale Gwee. Essi sostengono che Apple viola ben quattro brevetti che descrivono in dettaglio i metodi di fissaggio, controllo e ricarica delle cuffie con auricolari magnetici.

I brevetti statunitensi di Gwee, numero 10.589.320, 10.562.077, 10.259.021 e 10.259.020. Questi brevetti descrivono i sistemi di commutazione e accoppiamento magnetico a un dispositivo elettronico.

Gli AirPods, AirPods Pro e Powerbeats Pro sport di Apple hanno caratteristiche simili a quelle descritte nell’IP di Gwee. Entrambe le linee di prodotti incorporano metodi di fissaggio magnetico degli auricolari in una custodia che fungono anche da alimentatore portatile.

I segnali di controllo attivano e disattivano gli auricolari quando il coperchio della custodia viene aperto e chiuso. Questo imita il comportamento discusso proprio nei brevetti di Gwee.

Gwee ha davvero ragione?

Non è chiaro se la proprietà intellettuale di Gwee sia applicabile o addirittura si riferisca alla tecnologia di Apple. Ogni brevetto riguarda principalmente i dispositivi per la pulizia delle lenti che si attaccano a un altro prodotto.

“Oltre alla loro funzionalità di pulizia, i componenti dell’applicazione hanno la funzione di poter attivare interruttori magnetici sui dispositivi. Ciò è particolarmente utile per risparmiare la durata della batteria in quanto non richiede la chiusura del coperchio di tali dispositivi (la modalità normale per l’attivazione di tali interruttori)”, si legge nel brevetto ‘320. “Nell’uso di dispositivi dotati di interruttore magnetico, i componenti di pulizia sono particolarmente utili in quanto la tavoletta può essere messa in modalità ibernazione con un solo tocco al componente di pulizia rispetto ai molteplici tocchi necessari per fare la stessa cosa utilizzando il touch pad della tavoletta”.

Nessun brevetto descrive in modo specifico o completo un sistema di mantenimento, ricarica e controllo delle cuffie come quello utilizzato da Apple nella sua linea di cuffie wireless, anche se tali funzionalità sono menzionate nelle rivendicazioni di brevetto.

Gwee chiede il risarcimento dei danni e le spese processuali nella sua causa contro Apple.

La possibile conclusione della faccenda

Questo processo molto probabilmente sarà un buco nell’acqua.

Dato che ogni giorno accadono questi tipi di fatti, solo questo è uscito a galla dato che si parla di Apple e nello specifico delle cuffiette. Per farvi capire questi tipi di cause hanno un nome che è “troll legali” che significa che chiedono dei soldi per dei brevetti che in realtà non hanno violato anche se sono riconducibili al prodotto, difatti in questi casi si chiedono solo un tot di soldi per venderti il brevetto, che ovviamente è sotto il costo di portarti in tribunale.

Queste cause normalmente vengono fatte contro start-up o aziende piccole, dato che andrebbero in perdita di tanti soldi quando li porti in tribunale, cosa che però adesso sta succedendo a Apple e ovviamente loro hanno i soldi e non hanno paura di portarti in tribunale, difatti come accennato prima i 4 brevetti non specificano esattamente il funzionamento dei magneti.

Molto probabilmente Gwee ci perde molti soldi ma guadagnerà un po’ di fama dato che ha avuto il coraggio di denunciare Apple.

Io penso che la causa non porterà da nessuna parte perché non sembra che abbiano delle prove fondate.

Questo è tutto, ad un prossimo articolo.

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