In questi giorni di rivolte americane, osserviamo in che modo Apple ha gestito le “razzie” ai suoi Apple Store, tralasciando quelle che sono le implicazioni politiche dietro gli avvenimenti di questi giorni. A seguito delle proteste scaturite dalla morte di George Floyd alcuni rivoltosi hanno deciso di sfruttare la confusione al fine di appropriarsi di prodotti dell’azienda californiana. Durante le rivolte molti prodotti di punta come gli iPhone sono stati saccheggiati.

Apple ha prontamente bloccato gli iPhone saccheggiati. In questo modo tra le mani dei saccheggiatori rimane nient’altro che un oggetto da esporre, privato delle sue potenzialità; In aggiunta la casa madre ha attivato il sistema di tracciamento per ogni smartphone. Questo sistema permetterà alle autorità di recuperare, si spera, i tanto agognati cellulari.

Gli Apple store, dopo la chiusura a causa del Covid-19, hanno nuovamente abbassato le serrande, almeno per i giorni delle rivolte, per evitare ulteriori danni.

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